IL PROGETTO
Testo di Sara Montani e Vincenza Spatola
Vestali, mostra personale di Sara Montani, si inserisce tra le iniziative proposte dal Comune di San Giuliano per la Giornata internazionale della donna 2024; è stata allestita con il contributo degli studenti del Liceo Primo Levi, nell’ambito di un Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), in cui docenti, alunni e professionisti si sono confrontati in un’esperienza fortemente educativa e professionalizzante.
IL TITOLO
Nella Roma antica, vestale era “ognuna delle vergini sacerdotesse che formavano il collegio sacro (collegio delle v.) addetto al culto della dea Vesta e alla custodia del fuoco sacro e del «focolare» domestico e pubblico, ossia della famiglia e dello stato”.
La mostra, dunque, dal titolo fortemente evocativo, ha voluto far riflettere sulla donna e sul suo ruolo, spesso determinato o condizionato dalla società in cui vive.
IL TEMA
“Il tessuto è uno dei medium del mio lavoro, un’infinita fonte di opportunità di racconto, di far nascere storie”.
Gli abiti sono lo strumento ideale per dare forma e corpo all’invisibile, per trasferire in un’opera d’arte una traccia, un’impronta, una memoria della vita di chi li ha indossati, spesso con quel senso di vulnerabilità dato dalla fragilità dei tessuti leggeri, quasi inconsistenti.
Il tema è declinato secondo una pluralità di tecniche e di materiali: calcografia, collografia, cianotipia, tessuti trattati con resina, plexiglas.
L’“abito/vissuto” in cianotipia o calcografia diventa prima matrice e poi si fa stampa originale.
Dà diverse immagini di sé, per mezzo del colore o della modalità di inchiostrazione e stampa, originando esemplari diversi fra loro, fogli, autentici e unici. Il lavoro guarda il passato per parlare del presente, una sorta di pensiero nostalgico sommerso da un’urgenza di ascolto e poi di racconto nuovo che mira a ricreare una memoria tangibile. Un presente ricostruito dalle “cose di ieri” in un rapporto reale, di uno a uno, dove l’arte diviene luogo di completezza e di riconoscimento di sé.
IL PROGETTO ESPOSITIVO
Testo di Mattia Bertolotti
Sulla scorta di questa chiave di lettura, e alla luce di un dialogo con l’artista, la modalità espositiva si è tradotta in un percorso narrato in maniera cronologica. Ciò ha permesso di raccontare l’opera di Sara Montani esplorandone la sintesi formale, scandita attraverso la sua inedita sperimentazione delle diverse tecniche.
La sfida principale del progetto è stata certamente quella di confrontarsi con i limiti dello spazio espositivo a disposizione rispetto alla vastità dell’opera della Montani. L’allestimento si è sviluppa dunque in tre ambienti. Il visitatore viene accolto con una presentazione dell’artista e del suo lavoro che introduce ad una specie di Wunderkammer: un vestibolo che custodisce le sculture in tessuto e resina; segue una sezione dedicata alle stampe che immette infine nell’ambiente maggiore, in cui sono raccolte le installazioni tridimensionali. Il percorso è scandito e accompagnato dalle parole tratte dalla biografia dell’artista.
Gli studenti coinvolti hanno seguito tutte le tappe della realizzazione di una mostra d’arte: progettazione, allestimento, stesura di schede di catalogo, promozione, organizzazione eventi; di seguito i materiali prodotti:
Hanno scritto di noi
Ringraziamenti
Per il Comune di San Giuliano:
Per il Liceo Statale Primo Levi:
via Martiri di Cefalonia, 46
20097 San Donato Milanese
tel. +39 02 55691211 - fax +39 02 5271789
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