La scrittura al tempo della pandemia e della didattica a distanza

Referente: prof.ssa Adele Neri

In questi due anni di scuola molto particolari – scuola a distanza, scuola a turnazione –  gli studenti di una classe  del primo biennio del corso D del liceo scientifico (1D nell’a.s. 2019/21, ora 3D) sono stati coinvolti in un laboratorio permanente di scrittura creativa, che ha permesso loro di attraversare con il “superpotere” della scrittura questi tempi difficili  della pandemia.

Presentiamo i risultati di due progetti

Progetto “Le storie siamo noi” in collaborazione con “Centro Formazione Supereroi”, un gruppo di editor e scrittori

Questo primo percorso di scrittura autobiografica ha coinvolto gli studenti quando frequentavano il primo anno di liceo. Torniamo dunque indietro nel tempo, all’11  marzo 2020, quando viene annunciato il primo lockdown e  ci siamo ritrovati tutti improvvisamente chiusi in casa, isolati  e spaventati (i vaccini non c’erano ancora).

Davanti all’enormità di quella nuova esperienza ci siamo detti: perché non raccontarli questi giorni, registrarli, lasciare delle tracce, “eternizzarli” in un certo senso? 

Così che “con il tempo non vada perduta la memoria degli avvenimenti accaduti e delle gesta grandiose degli uomini: che esse non rimangano senza gloria”, un consiglio dello storico Erodoto, scritto quando si preparava a raccontare la guerra tra le città greche e l’impero persiano. Ma quello che stavamo vivendo non era forse Storia? E i nostri giovani non sono stati dei “supereroi”?

Guarda il video di presentazione del progetto

Così abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta che il “Centro Formazione Supereroi”, un gruppo di editor e di scrittori,  ha fatto agli insegnanti e studenti delle scuole lombarde. A rispondere siamo stati in tanti: 60 scuole, 93 classi, 1571 studenti, 5700 le pagine scritte.

Quello che è venuto fuori è un Diario collettivo, “un collage fatto di ricordi, di piccole storie, di riflessioni, di momenti personali e – come in ogni collage che si rispetti – la bellezza sta proprio nella ricchezza e varietà degli elementi che lo compongono. Ogni autore ha messo il suo impegno e il suo stile al servizio dell’affresco … e ci ha regalato una narrazione unica e originale di quelle giornate così strane e terribili” (dall’introduzione al libro Le storie siamo noi

Ecco come una studentessa descrive “Il superpotere” della scrittura in una pagina del libro:

“ Ora che abbiamo così tanto tempo a disposizione scriviamo, scriviamo fino a farci venire quel fastidioso crampo alla mano.

Ora questo è uno dei mezzi più potenti per sfogarci, esprimere pensieri, riflettere, condividere. (…) la scrittura può aiutarci a entrare in contatto con le nostre sensazioni in un momento così delicato, in cui non possiamo lasciarci sorprendere dal mondo esterno se non attraverso una finestra.

Scrivendo possiamo abbracciare chi è lontano, possiamo dare conforto con le nostre parole, possiamo aiutarci.

Scriviamo, scriviamo, scriviamo per restare vicini con il cuore … e lontani fisicamente!”

La copertina della nostra pubblicazione di classe

Progetto “Noi siamo tempesta”

“Noi siamo tempesta” è un progetto di lettura e scrittura che ha coinvolto la stessa classe nell’estate tra il primo e il secondo anno del liceo e che si è concluso nei primi mesi della classe seconda, quando, dopo una breve parentesi di ripresa della frequenza, ci siamo di nuovo ritrovati a seguire le videolezioni a distanza nel secondo lockdown. Ancora momenti difficili da affrontare perché gli studenti apparivano sempre più intristiti e demotivati.

Si tratta di un percorso di lettura e scrittura creativa sui temi della resistenza, della resilienza e dell’antifragilità ( per quest’ultimo concetto si veda N.N. Taleb, Antifragile. Prosperare nel disordine, Il Saggiatore 2012); proprio quegli atteggiamenti che potevano aiutarci a navigare i mari tempestosi in cui continuavamo ad essere immersi.

Leggi nell’articolo di Alessandra Caponio e Adele Neri la descrizione del progetto: “Una magia ordinaria. Un percorso di lettura per educare alla resilienza. “

Ecco il prodotto finale realizzato dagli studenti, che nell’a.s. 2020-21 frequentavano la 2Ds

Racconto collettivo Nello stomaco solo farfalle

Insomma, convinti del valore terapeutico della scrittura, abbiamo attraversato questi faticosi ultimi due anni facendo nostro il motto “nullus dies sine linea”